Pedodonzia
La cura dei denti da latte è molto importante per ridurre problemi di carie e posizione dei denti permanenti.
I denti decidui sono 20 e la loro eruzione inizia intorno ai 6 mesi di vita, ma ci possono essere eruzioni precoci o tardive rispetto a tale data. I primi a erompere sono i 2 incisivi centrali inferiori, poi i 2 incisivi centrali superiori, i 2 laterali superiori e i 2 laterali inferiori. Successivamente 4 canini e 8 molari. Questi ultimi verranno sostituiti dai premolari permanenti. I molari permanenti erompono all’età di 6 anni e non verranno più sostituiti.
I denti da latte hanno una funzione importantissima per la salute ed il benessere del bambino, pertanto i genitori devono prendersene cura sin dai primi mesi di vita anche quando non sono ancora spuntati, insegnando al bambino le prime manovre di igiene dentale, abituandoli alle regolari visite dal dentista e trasmettendo fiducia e serenità. La funzione masticatoria dei denti da latte viene garantita dalla loro integrità.
I denti decidui sono esattamente come i denti permanenti e quindi possono cariarsi e dare dolore con la stessa intensità dei denti degli adulti. Può insorgere una pulpite e si possono formare gli ascessi. Un dente deciduo cariato porta a un accumulo di residui di cibo tra dente e dente, con infiammazione della gengiva e dolore alla masticazione. Il bambino inizia a masticare solo da un lato o a non desiderare certi tipi di cibi o a ingerire senza masticare, determinando conseguenze anche sulla salute generale.
I familiari, utilizzando lo stesso cucchiaino o succhiando il ciuccio o la tettarella, possono trasmettere, tramite goccioline di saliva, i batteri che determinano la carie. La prevenzione quindi passa anche attraverso la cura e l’igiene della bocca dei genitori e di chi sta vicino al bambino. Mantenere denti da latte sani porta a preservare gli spazi che verranno occupati dai denti permanenti, diminuendo il rischio di affollamenti e semplificando le eventuali correzioni ortodontiche (apparecchi).
Ciucci e tettarelle possono, nel lungo periodo, modificare le strutture ossee del palato favorendo malposizioni dentarie. Bisogna quindi cercare di farne un uso limitato nel tempo.
La prevenzione: i 4 livelli di intervento
IGIENE: come si puliscono i denti del bambino?
FLUOROPROFILASSI: Che cosa è il fluoro e a che cosa serve?
LA DIETA: Come l’alimentazione aiuta a mantenere i denti sani?
4 ABITUDINI SCORRETTE: Cosa non fare mai?
La prevenzione in gravidanza
I nove mesi che precedono la nascita di vostro figlio sono caratterizzati da modificazioni ormonali che agiscono anche a livello orale. Particolare cura dovrà essere rivolta all’igiene orale.
Le gengive sanguineranno più facilmente, quindi dovrete fare delle sedute di igiene più ravvicinate dal vostro dentista.
Avvisate di essere in gravidanza perché nei primi 3 mesi non bisogna eseguire esami radiografici. Nei mesi successivi si potranno fare eventuali cure dentali, se urgenti. In caso di necessità, il momento migliore per le terapie dentali in gravidanza è tra le 14 e le 20 settimane, quando ormai il rischio per il nascituro è diminuito e tutti gli organi del bambino sono formati. L’anestesia può essere fatta senza arrecare danno al bimbo.
È dimostrato che i batteri cariogeni vengono trasmessi dalla madre al figlio, pertanto ricordate sempre la vostra igiene orale durante la gravidanza e nei primi anni di vita del bambino. Questa condizionerà lo stato di salute orale di vostro figlio.
Anche l’allattamento sarà un periodo delicato per i vostri denti e le vostre gengive, quindi cercate di trovare sempre il tempo, anche dopo che sarà nato il vostro bambino, per fare visite periodiche ed avere cura di voi.
La rottura di un dente
Non è infrequente che un bambino possa subire un trauma a livello dei denti, o giocando, o facendo sport o in un incidente.
In qualsiasi caso chiamate il vostro dentista che lo visiterà in giornata.
Nel frattempo dovete lavare la ferita con acqua corrente. Generalmente il trauma interessa anche i tessuti molli, quindi anche le labbra e le gengive devono essere lavate con cura.
Cercate di arrestare l’eventuale sanguinamento comprimendo con una garzal’area traumatizzata.
Controllate se i denti sono integri o si sono rotti. Nel secondo caso cercate il frammento e mettetelo in soluzione fisiologica, nella saliva o nel latte e portatelo al dentista.
Qualora il trauma avesse portato alla perdita di tutto il dente (avulsione) è importante che voi riusciate a raggiungere il dentista nel più breve tempo possibile. Nel frattempo conservatelo in ambiente umido, saliva o soluzione fisiologica.
Le sigillature fanno parte della prevenzione
Vengono eseguite tra i 6 e gli 8 anni quando il bambino è in dentizione mista.
Generalmente si sigillano i primi molari permanenti ma talvolta anche i secondi se il bambino presenta un’alta cariorecettività.
Quando i primi molari permanenti erompono presentano sulla superficie masticante dei solchi molto profondi in cui facilmente si fermano residui di cibo che porteranno velocemente il dente a cariarsi. La sigillatura consiste in un trattamento in cui tali solchi vengono puliti e poi “riempiti” con una resina contenente Fluoro, in modo tale che il cibo non possa più fermarsi e lo smalto venga rinforzato.
È un trattamento non particolarmente lungo e non doloroso.
È estremamente utile e conservativo, ma deve essere eseguito seguendo un attento protocollo.
La durata delle sigillature è variabile, generalmente è un trattamento che si esegue una sola volta nella vita del bambino perché con il passare del tempo il dente si consuma ed i solchi risultano meno profondi.
Inoltre il bambino, crescendo, impara a pulire sicuramente con più attenzione e cura i propri denti.
Le sigillature servono per prevenire la carie a livello della superficie masticante ma questo NON significa che i denti sigillati non possano più cariarsi. Se non si esegue con cura l’igiene orale utilizzando anche il filo interdentale, i denti, anche se sigillati sulla superficie masticatoria, possono poi cariarsi a livello interprossimale, cioè tra dente e dente.